Scultore italiano. Nipote di Filippo Juvara, iniziò, forse presso di lui,
la sua attività come orafo. Passato in seguito alla scultura monumentale,
nel 1733 realizzò, per l'altare di San Giuseppe, progettato da Juvara,
nella chiesa di Santa Teresa, una statua del santo. Nel 1736 ottenne una
commissione dalla regina di Sardegna Polissena d'Assia e si recò a
Torino. Nominato da Carlo Emanuele III "primo scultore statuario in pietra",
ottenne l'incarico d'insegnamento nella scuola regia di scultura. Lavorò
prevalentemente nel Palazzo Reale: nell'armeria reale, sala dipinta da C.F.
Beaumont, realizzò alcuni camini e tavoli con sculture; per il giardino
eseguì la fontana con Nereide e i tritoni circondata dalle statue delle
stagioni, opera di stile vicino al Barocchetto, concepita secondo un ritmo
serrato e mobilissimo, carica di effetti suggestivi. Lavorò anche a Roma
nella chiesa di San Giovanni dei Fiorentini (Messina prima del 1707 - Torino
1768).